Quali sono le preferenze dei viaggiatori in Italia? Abbiamo messo a confronto affitti brevi e strutture ricettive tradizionali per mettere a fuoco alcune tendenze del turismo in Italia.
Turismo in Italia: un’analisi comparativa per capire i comportamenti dei viaggiatori
Valutare le performance dei singoli comparti dell’offerta turistica è essenziale per cogliere spunti di valore sui comportamenti e le preferenze di viaggio delle persone in una specifica destinazione.
Dove amano soggiornare? A quali aspetti del soggiorno danno più importanza? Se e come cambiano le abitudini in base alla provenienza e alla tipologia delle persone?
Così abbiamo realizzato un’analisi comparativa di due dei comparti che maggiormente pesano nello scenario dell’hospitality italiana. Quello degli affitti brevi (case vacanza, appartamenti, ecc.) e quello delle strutture ricettive tradizionali (hotel, b&b, agriturismi, ecc.).
I dati sono tratti da Tutti i Dati d’Italia 2022, il report annuale che rilasciamo per tenere sotto controllo lo stato del turismo in Italia.
1 – Gli affitti brevi guadagnano punti sul fronte del sentiment generale
Affitti brevi 91,2 vs Ricettività 85,4: sul sentiment l’ago della bilancia favorisce gli affitti brevi. Ma se guardiamo con occhio attento, ci accorgiamo che non tutte le tipologie di strutture se la cavano male. Gli agriturismi infatti registrano un sentiment elevato di 90,2/100. Meno brillanti invece gli hotel con 83,2/100.
2 – Le strutture ricettive sono di gran lunga le più recensite
La ricettività copre il 16% dei punti di interesse a livello nazionale, ma raccoglie il 33% di tutti i contenuti scritti online dai viaggiatori. Al contrario, solo il 6% delle recensioni riguarda gli affitti brevi. Questo dimostra quanto sia ancora molto significativo il ruolo dell’offerta ricettiva sulla reputazione complessiva della destinazione, secondo solo al F&B (50%) che però raccoglie il 43% dei POI.
3 – Argomenti trattati: atmosfera e posizione VS staff e ristorazione
Sono sostanziali le differenze tra gli argomenti di interesse espressi online dai visitatori. Gli ospiti degli affitti brevi parlano soprattutto di atmosfera e posizione, mentre quelli della ricettività di staff e ristorazione.
Al terzo posto compaiono in entrambi i casi le camere, raccogliendo il 17% dei contenuti per la ricettività e il 13% per gli affitti brevi.
4 – Gli stranieri premiano l’ospitalità tradizionale
Solo il 6,3% degli stranieri sceglie gli affitti brevi, contro il 33% della ricettività. Piuttosto omogenea la distribuzione sui mercati, con tedeschi, francesi, spagnoli e inglesi a contendersi il podio.
5 – Famiglie e coppie dominano entrambi i comparti, ma in quote diverse
Le coppie sono molto più presenti nella ricettività tradizionale (48,7% vs 38,3%), mentre le famiglie premiano maggiormente gli affitti brevi (36,9% vs 28,3%). Gruppi di amici sbilanciati verso gli affitti brevi: il 18,4% contro il 12,0% dell’ospitalità.