Promuovere una destinazione turistica è un gioco di squadra.
Il successo di una destinazione dipende in buona parte dalla collaborazione sinergica tra DMO, operatori e stakeholder del turismo, che devono trovare modalità e soluzioni condivise per raggiungere obiettivi condivisi.
- Attirare turisti in linea con la propria offerta turistica con investimenti mirati
- Garantire un’esperienza eccellente ai visitatori nel rispetto di ecosistemi naturali e vita dei residenti
- Comunicare al meglio l’immagine della destinazione per costruire una reputazione ottimale
Operatori, stakeholder e non solo: chi sono gli attori da coinvolgere nel processo di pianificazione degli investimenti e delle iniziative
Gli operatori turistici, come hotel, tour operator, agenzie di viaggio e ristoranti, sono fondamentali per fornire servizi di alta qualità ai visitatori.
Sono loro che operano in prima linea, che accolgono gli ospiti, che servono ai tavoli, che fanno da guide nei musei e nelle attrazioni: gli operatori del territorio fanno da filtro tra la destinazione e il turista. Dunque, sono i principali fautori e promotori dell’immagine e della reputazione della destinazione.
Allo stesso tempo, gli stakeholder locali, come le istituzioni pubbliche, le organizzazioni culturali, le associazioni e i residenti, svolgono un ruolo cruciale nel plasmare l’identità della destinazione e nel preservare l’ambiente e la cultura.
Gli stakeholder in questo caso sono tutti i soggetti, individui o organizzazioni, che sono attivamente coinvolti nella gestione e promozione del territorio, il cui interesse è negativamente o positivamente influenzato dall’andamento del turismo nell’area, e la cui azione o reazione a sua volta influenza il turismo sul territorio.
Tra i soggetti che è fondamentale portare a bordo prima di lanciare qualsiasi novità o iniziativa di promozione turistica sono compresi:
- operatori turistici: come hotel, resort, B&B, tour operator, agenzie di viaggio, ristoranti e altre attività turistiche locali
- stakeholder del turismo locali: come istituzioni pubbliche (comuni, province, regioni), organizzazioni culturali, associazioni di categoria, comitati di promozione turistica
residenti - servizi pubblici: ad esempio trasporti ai parcheggi, all’igiene ambientale, ecc.
- partner commerciali e sponsor: aziende locali e regionali che possono collaborare per offrire pacchetti turistici integrati
- media: siti web, giornali, riviste e influencer che possono aiutare a promuovere la destinazione
- fornitori di tecnologia: aziende che offrono soluzioni di destination management e strumenti di analisi per supportare il processo decisionale.
In realtà, persino i turisti sono da considerarsi stakeholder, perché con i loro comportamenti e le loro scelte, creano l’offerta e la modificano nel tempo.
In conclusione, la DMO non agisce da sola, e deve necessariamente tenere in conto degli interessi, degli obiettivi e delle necessità di ciascuno degli stakeholder del turismo per fare un buon lavoro.
Come coinvolgere gli stakeholder del turismo grazie all’analisi dati: 4 esempi pratici
Per prendere decisioni efficaci, qualsiasi destinazione turistica ha bisogno di dati: dati sui flussi di turisti, sulle prenotazioni di alberghi e voli aerei, sulla percezione e sul sentiment, sulla provenienza dei visitatori, ecc.
Dati affidabili e in tempo reale, possono trasformarsi in uno straordinario strumento per aiutare e coinvolgere tutti gli operatori e gli stakeholder turistici nei processi di gestione e promozione della meta turistica.
- Formare: sfruttare le informazioni sulla destinazione per organizzare corsi e seminari e sostenere tutti gli attori del territorio a prendere decisioni basate su dati e informazioni reali
- Informare: tenere aggiornati i professionisti perché siano sempre al passo con le ultime tendenze del turismo
- Anticipare: mettere in guardia tutti i soggetto del territorio su quello che si prevede succederà, specialmente nei periodi di alta stagione
- Supportare: dare dati e informazioni di valore vuol dire anche aiutare ciascuno a migliorare le proprie performance lavorative, aumentare le vendite o correggere il tiro per soddisfare maggiormente i visitatori.
Molte delle destinazioni che utilizzano la nostra piattaforma di destination management D / AI Destinations, sfruttano i dati disponibili anche per coinvolgere e sostenere nelle loro attività molti degli stakeholder del territorio.
Nello specifico, questi sono 4 casi in cui le analisi dati sono state utilizzate dalle DMO per promuovere la circolazione di informazioni e collaborazione tra i soggetti della filiera.
1 – Newsletter, report e bollettini: invio periodico di newsletter informative che forniscono aggiornamenti sulle attività turistiche, eventi imminenti e dati sulle performance della destinazione. Questi report possono aiutare gli operatori a prendere decisioni informate e a individuare aree di miglioramento. Ma possono anche offrire ai media informazioni utili a supporto dei propri articoli e approfondimenti.
I bollettini ENIT
L’Ufficio Studi ENIT – l’agenzia nazionale del turismo italiana, pubblica periodicamente un bollettino aggiornato sul turismo che mette a disposizione online. A partire da febbraio 2020 infatti, con l’emergenza della pandemia, ha pensato fosse utile diffondere informazioni prodotte tramite l’implementazione di un impianto di monitoraggio che misurasse nell’immediato le variazioni in atto nel settore. Tutti i dati vengono anche confrontati con i competitor internazionali.
2 – Webinar formativi: l’analisi dei dati sul turismo possono essere alla base di webinar ed eventi online in cui gli operatori e gli stakeholder possono raccogliere insight di valore e condividere esperienze, idee e best practice. I webinar favoriscono la collaborazione e stimolano nuove strategie per attrarre visitatori sulla base dei dati raccolti e migliorare la loro esperienza in loco.
La formazione online di PromoTurismoFVG
La formazione rappresenta uno dei principali asset per PromoTurismoFVG – l’agenzia di promozione del Friuli Venezia Giulia. Un elemento strategico attraverso il quale contribuire alla crescita e al miglioramento del livello dell’offerta turistica regionale. Dal 2022, l’ente organizza periodici webinar dedicati all’analisi dei dati turistici del territorio. Il tutto per creare un approccio data-driven, ossia impostare accoglienza e attività turistiche affidandosi a dati solidi per capire come soddisfare e superare le aspettative dei visitatori.
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3 – Eventi in presenza e workshop di formazione e networking: offrire opportunità di formazione e sviluppo professionale in presenza per operatori e stakeholder supportate da dati e report di settore. Incontrarsi faccia a faccia è sempre un momento importante per confrontarsi con competitor e altri player del settore, capire quali sono le best practice da adottare o definire partnership strategiche per il territorio.
4 – Costruire un osservatorio turistico: creare e mettere a disposizione del pubblico un osservatorio turistico locale, regionale o nazionale, per raccogliere e analizzare dati sul turismo. Questi dati possono essere utilizzati sia dai piccoli operatori sia dai grandi stakeholder per identificare tendenze, misurare l’impatto delle iniziative e prendere decisioni basate su evidenze concrete.
In Italia, questo è un approccio che è stato applicato con successo dalla regione Veneto, che ha lanciato l’Osservatorio del Turismo Veneto, una piattafroma pubblica dove mette a disposizione gratuitamente i dati sul turismo, le prenotazioni, il sentiment e la composizione dei visitatori.
Valutare i risultati delle iniziative intraprese con KPI affidabili aggiornati in tempo reale
Qualunque partnership, iniziativa o progetto condiviso dalla regione e dagli stakeholder, deve essere misurata nel tempo.
In questo modo, è possibile identificare eventuali criticità da risolvere, punti deboli su cui lavorare, o – meglio ancora – best practice da replicare nel futuro.
Immaginiamo che dalle indagini sui dati di sentiment di una destinazione emergano delle lamentele da parte di visitatori riguardo alla connessione internet negli alberghi e nei ristoranti della location.
Come sappiamo, la velocità con cui le persone possono navigare, scaricare contenuti, usare le mappe e connettersi ai social influenza moltissimo una vacanza.
La DMO può attivarsi per condividere queste analisi con gli operatori locali e i maggiori stakeholder, organizzare un momento di incontro e capire in che modo sia possibile ottimizzare il servizio. Se possibile, individuare anche le modalità e le risorse per migliorarlo sia negli ambienti privati che in quelli pubblici.
Una volta prese le necessarie misure, la destinazione dovrà analizzare nel tempo il sentiment collegato all’argomento, per capire se dopo gli interventi l’opinione dei turisti in merito è cambiata e in che misura.
Come individuare e avere a portata di mano KPI affidabili?
L’ideale in questo caso è avere a disposizione strumenti di destination marketing & management che forniscano KPI sintetici in grado di individuare il sentiment collegato alle recensioni e i feedback delle persone online.
Per mostrarti un esempio concreto, di seguito puoi vedere un’analisi degli argomenti più discussi online dalle persone sulle attrazioni di Amsterdam, con il relativo Sentiment Score, un punteggio sintetico proprietario di Data Appeal, in grado di raccogliere e interpretare l’opinione degli utenti pubblicate su oltre 130 siti, social network e portali turistici online.
(Analisi degli argomenti più discussi relativi alle attrazioni, città di Amsterdam – fonte: D / AI Destinations)
Collaborare e condividere informazioni con stakeholder, operatori e residenti, dovrebbe essere concepito come una costante alla base del destination management. Un’attività continuativa su cui investire tempo e risorse, più che un obiettivo a progetto.
Attraverso il coordinamento sinergico di tutte le parti interessate e l’utilizzo di strumenti e tecnologie efficaci, potrai migliorare la promozione e la gestione della tua destinazione, nel lungo periodo, garantendo il rispetto e la soddisfazione di tutte le parti interessate.
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