Skip to main content

Un’analisi delle tariffe di hotel e affitti brevi per Capodanno in 25 città europee anticipa i trend 2025 del settore hospitality.

Da un lato, l’aumento dei prezzi nella maggior parte delle destinazioni riflette la crescente voglia di viaggiare e l’abbassamento della sensibilità al prezzo dei turisti. Dall’altro, l’incremento di prezzo degli affitti brevi (+8%) che supera quello degli hotel (+2,7%) conferma la domanda crescente di alloggi privati.

Per analizzare le dinamiche del mercato e le preferenze dei viaggiatori, The Data Appeal Company ha utilizzato la sua piattaforma di marketing territoriale, D/AI Destinations.

 

Affitti a breve termine: flessibilità ed esperienze personalizzate fanno lievitare la domanda

Appartamenti e case private continuano a dominare il mercato delle sistemazioni turistiche, anche per Capodanno. L’aumento significativo dei prezzi degli affitti a breve termine in molte città europee rispetto all’anno scorso riflette il crescente interesse dei viaggiatori per soluzioni alternative e spesso originali. Tuttavia, questa popolarità ha un costo.

Mentre i prezzi medi degli hotel in Europa sono aumentati moderatamente (+2,7%), gli affitti a breve termine hanno registrato un’impennata dell’8%, a conferma della forte domanda.

Nonostante gli hotel abbiano generalmente prezzi medi più alti, ci sono eccezioni in cui gli affitti a breve termine competono o superano le tariffe alberghiere. A Innsbruck, ad esempio, gli affitti a breve termine registrano una media di €417, superando nettamente i €323 degli hotel.

Per i viaggiatori, la scelta tra hotel e affitti privati dipende non solo dal budget, ma anche dal tipo di esperienza desiderata. Una cosa è certa: la popolarità degli affitti a breve termine non accenna a diminuire.

Secondo una recente ricerca di Eurostat Short-Term Rentals Insights, la quota di prenotazioni di affitti a breve termine è cresciuta del 15% rispetto all’anno precedente, guidata dal desiderio di esperienze di viaggio più flessibili e personalizzate.

Per destinazioni e DMO, questa tendenza sottolinea l’importanza di comprendere il comportamento dei viaggiatori e adattare le strategie per rispondere a un mercato in continua evoluzione.

Da Londra ad Atene: come cambiano i prezzi

Tra gli hotel, Londra si conferma la destinazione premium per il Capodanno, con tariffe medie che raggiungono i €510 a notte. Al contrario, Liverpool si distingue come l’opzione più economica, con soggiorni in hotel a partire da €168.

Nel settore degli affitti a breve termine, Londra domina ancora una volta con proposte di fascia alta che raggiungono una media di €467 a notte. Al contrario, Atene offre tariffe medie di €156, che mettono in evidenza la possibilità di trovare in destinazioni come la Grecia una scelta alternativa interessante anche in periodi considerati di bassa stagione.

Aumento e calo delle tariffe: trend da monitorare

Come abbiamo visto, in generale, si osserva una crescita significativa sia nei prezzi degli hotel che negli affitti a breve termine rispetto al Capodanno 2023. Per gli hotel, l’aumento medio rimane sotto il 10%, mentre nel settore degli affitti a breve termine si registrano spesso crescite a doppia cifra, segno della forte domanda.

Bruges registra un incremento del +21% nelle tariffe alberghiere, consolidando la sua popolarità come meta ambita, ma ancora lontana dai problemi legati all’overtourism.

Il mercato degli affitti a breve termine di Madrid ha registrato un impressionante aumento del +43%, a testimonianza di una crescente domanda e di un settore del lusso in espansione.

Al contrario, Parigi ha registrato cali significativi: i prezzi degli affitti a breve termine sono diminuiti del -27%, mentre le tariffe alberghiere hanno subito un calo del -5%. Questo andamento potrebbe essere influenzato da nuove normative e da un’eccessiva disponibilità di proprietà in affitto.

Dal 1° gennaio 2025, infatti, qui entreranno in vigore regolamentazioni più severe per gli affitti turistici a breve termine, con l’obiettivo di contrastare l’aumento dei canoni di locazione e il fenomeno dell’overtourism. Dall’altra parte, il boom degli affitti turistici ha generato una vera e propria saturazione del mercato e quindi una diminuzione graduale dei prezzi.

Anche a Helsinki, si è registrato un calo del -9% nei prezzi degli hotel, cosa che la rende un’opzione intrigante ed economica per i viaggiatori alla ricerca di una meta insolita per Capodanno.

In questo caso, la causa è collegata alla forte crescita delle strutture alberghiere nell’ultimo anno e, allo stesso tempo, al leggero calo dei visitatori da Asia e Russia per l’instabilità politica dell’area.

 

I dati come chiave per la strategia di mercato

I dati evidenziano le dinamiche in evoluzione delle preferenze dei viaggiatori e il ruolo cruciale che queste giocano nella definizione delle strategie di mercato,” afferma Mirko Lalli, CEO di The Data Appeal Company.

Per le destinazioni, comprendere i trend tariffari— come l’aumento degli affitti a breve termine o l’attrattiva crescente di città alternative alle capitali —è fondamentale per rimanere competitive.

Sfruttando questi insight, chi si occupa di turismo può affinare i modelli di pricing, posizionare meglio le proprie offerte e massimizzare l’attrattività, sia per i viaggiatori attenti al budget sia per quelli premium. Non si tratta solo di seguire le tendenze in atto, ma di anticiparle e utilizzare i dati per gestire al meglio il cambiamento.”

Prova D / Destinations