Quanto pesano le recenti decisioni politiche ed economiche degli Stati Uniti sul turismo inbound del Paese?
The Data Appeal Company e Mabrian hanno condotto un primo bilancio misurando l’intento di viaggio e le prenotazioni dei 10 mercati internazionali di maggior peso per gli Stati Uniti che rivelano incertezza e volatilità.
Grazie ai dati sui passeggeri confermati forniti da Data Appeal, e lo Share of Searches Index di Mabrian – che misura l’interesse per una destinazione sulla base delle ricerche di volo, indipendentemente dalle prenotazioni – emergono trend divergenti tra Europa, Americhe e Asia.
L’analisi di milioni di ricerche di voli effettuate tra gennaio e marzo 2025 da Mabrian su dieci mercati di provenienza degli Stati Uniti (Regno Unito, Germania, Francia, Canada, Messico, Brasile, India, Giappone, Corea del Sud e Cina) per i viaggi verso gli Stati Uniti con date di viaggio fino a settembre 2025, evidenzia le forti fluttuazioni della domanda internazionale per questa destinazione.
A questi dati si aggiungono le analisi dei passeggeri internazionali che hanno acquistato un volo tra febbraio e marzo, ossia il periodo immediatamente successivo all’annuncio dei dazi da parte dell’amministrazione statunitense. I voli prenotati tramite GDS (esclusi i voli low cost) sono tratti dalla piattaforma di destination management D / AI Destinations.
In generale, sia a febbraio che a marzo, il numero totale di passeggeri che hanno prenotato voli è diminuito rispetto al 2024. Ma la riduzione è molto meno pronunciata a marzo 2025, e in alcuni mercati le prenotazioni hanno superato i numeri dell’anno precedente.
Questo suggerisce una forte incertezza di fondo, con una decisa ripresa solo da parte dell’Asia.
Come rilevato da Skift, i dati combaciano con quanto riportato dalla U.S. International Trade Administration, che riporta un calo generale delle visite da oltreoceano dell’11,6% in marzo rispetto all’anno scorso.
Europa: incertezza e rallentamenti
In Europa, la domanda verso gli Stati Uniti è in flessione. I dati aggiornati a marzo 2025 mostrano un calo dello 0,4% nell’UE27 rispetto all’anno precedente. Germania e Italia registrano flessioni dell’intento di viaggio vicine al punto percentuale.
I viaggiatori provenienti dalla Francia hanno registrato un calo verso gli USA del 15,3% a febbraio e del 12,2% a marzo. Dall’Italia il calo è di 7,7% a febbraio e 8,3% a marzo.
Il mercato britannico, tuttavia, dimostra una certa resistenza. Sebbene le prenotazioni lorde siano leggermente calate a febbraio (-1,1%), sono aumentate a marzo (+1,6%), suggerendo una crescente fiducia dei viaggiatori britannici.
“Questi dati sottolineano la sensibilità dei mercati europei agli sviluppi geopolitici – spiega Carlos Cendra, Partner e Direttore Marketing di Mabrian. – L’evoluzione settimanale dell’intenzione di viaggio suggerisce un indebolimento della fiducia nei mercati più esposti all’instabilità geopolitica. Da un lato assistiamo a una riduzione delle finestre di prenotazione e a un incremento delle decisioni last minute; dall’altro, emerge un atteggiamento attendista che penalizza le prenotazioni anticipate.”
Americhe: segnali contrastanti tra Brasile, Canada e Messico
Dall’altra parte dell’Atlantico, i dati rivelano andamenti divergenti.
In Brasile, l’intenzione di viaggio verso gli Stati Uniti è in calo: lo Share of Searches Index si attesta all’8%, in flessione di 1,2 punti percentuali rispetto al 2024. Le prenotazioni lorde sono diminuite del -15% nel periodo febbraio-marzo.
Il Canada presenta invece un andamento più stabile. L’indice di ricerca si mantiene costante (22,3%) rispetto al 2024, ma le prenotazioni lorde sono in calo (-15,7% a febbraio, -14,5% a marzo).
In Messico, l’andamento settimanale dell’intenzione di viaggio è volatile ma tendenzialmente positivo. Lo Share of Searches Index raggiunge il 32,1%, uno dei valori più alti tra i mercati analizzati. I passeggeri confermati che hanno scelto di prenotare segnano un deciso calo a febbraio (-8%) ma la situazione tende a stabilizzarsi a marzo (-1%). Anche in questo caso, sarà fondamentale monitorare le prossime settimane per comprendere se il trend positivo si consoliderà.
Asia: in ripresa Giappone e Corea del Sud
Nei mercati asiatici, a differenza di quelli europei, emergono segnali chiari di rafforzamento della domanda. Cina e Corea del Sud mostrano performance superiori rispetto al 2024: lo Share of Searches Index ha registrato una crescita costante da gennaio, con incrementi medi settimanali rispettivamente di +1,5 e +1,4 punti. In parallelo, i passeggeri confermati sono aumentati in modo significativo: +40% in Cina a febbraio, sebbene a fine marzo si registri una certa contrazione (-5%); in Corea del Sud il trend in crescita è marcato soprattutto a marzo (+32%).
Il Giappone, invece, si distingue per un andamento più complesso. Nonostante l’aumento dei passeggeri che hanno prenotato un volo (+6,6% a marzo), l’indice di interesse si mantiene al di sotto dei livelli 2024 (4,1%), indicando una ripresa ancora fragile dell’intento ispirazionale.
Conclusioni: i prossimi mesi ad alta volatilità
”I trend osservati nei mesi successivi all’annuncio dei dazi riflettono una crescente instabilità. Marzo mostra segnali di recupero rispetto a febbraio, ma il quadro resta imprevedibile, influenzato dalle politiche internazionali e dalla percezione di sicurezza e stabilità da parte dei viaggiatori.
Mirko LalliCEO & Founder - The Data Appeal Company
Anticipare i cambiamenti per adattare le strategie di destinazione
In un contesto globale segnato da incertezza e rapide oscillazioni, l’analisi combinata tra travel intent e dati reali di prenotazione rappresenta un alleato strategico per anticipare i cambiamenti e prendere decisioni più informate.
Con la piattaforma D / AI Destinations, The Data Appeal Company offre alle DMO e agli operatori turistici una vista predittiva unica sulla domanda turistica, per pianificare azioni mirate e reattive.