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In occasione del Destination Lab a Riva del Garda, Mirko Lalli, CEO di The Data Appeal Company, ha incontrato e intervistato Maria Elena Rossi, esperta di turismo e Direttore Marketing e Promozione Global di ENIT SpA, la società controllata del Ministero del Turismo.

Un’occasione imperdibile per conoscere i trend in atto nel turismo italiano, su cosa sta investendo la DMO del paese, e quali sono le prospettive a breve termine.

 

Mirko Lalli: Quali sono le principali iniziative e i mercati su cui l’Italia sta puntando per promuovere il turismo e le attività commerciali in questo 2024?

Maria Elena Rossi: Rispetto alle attività che stiamo portando avanti, ci sono due filoni di attività particolarmente interessanti da seguire.

Il primo riguarda i mercati ad alto potenziale che stanno recuperando vigore, grazie alla ripresa quasi totale dei collegamenti con il nostro Paese rispetto al 2019, nonostante ci sia ancora margine di recupero in termini di numero di viaggiatori.

Mi riferisco, ad esempio, alle attività che abbiamo svolto in Brasile, in ambito B2B, sia nel leisure e, in particolare, nel lusso.

Abbiamo svolto numerose attività anche con il Messico, che ha un collegamento diretto con Roma, con un volo giornaliero che presto raddoppierà, rendendo questo mercato ancora più rilevante.

Saremo presenti a Singapore per eventi legati al lusso e a breve torneremo in Cina, Giappone, Corea del Sud e India per partecipare anche a workshop specifici. Cerchiamo sempre di massimizzare le opportunità per gli operatori, soprattutto in contesti rilevanti, per valorizzare gli investimenti più importanti.

Questi mercati stanno riprendendo slancio e credo sia fondamentale cogliere queste opportunità, guardando con attenzione i dati di sviluppo potenziale.

Il secondo filone di cui voglio parlare è la meeting industry, il MICE.

L’Italia è il primo paese in Europa, perché ha superato la Spagna per numero di meeting internazionali.

A livello mondiale, siamo il secondo paese dopo gli USA per numero di convegni internazionali, un dato che dimostra come la ripresa post-Covid sia stata rapidissima.

Siamo stati più bravi degli altri a recuperare terreno, grazie a investimenti pianificati con anni di anticipo. La nostra meeting industry è riuscita a raggiungere questi obiettivi e siamo molto contenti di aver sempre sostenuto le sue iniziative, presentando l’Italia come un unico brand globale, pur rispettando le specificità dei singoli convention bureau locali.

Questo dimostra quanto sia importante per noi rispondere alle esigenze delle imprese, rendendo l’Italia una destinazione ambita per grandi eventi congressuali.

 

Mirko Lalli: Quali dati puoi condividere con noi sull’andamento del turismo in questo momento? Qual è la tua percezione sui trend in atto e cosa possiamo aspettarci per le prossime stagioni?

Maria Elena Rossi: Se guardiamo i dati dell’ETC (European Travel Commission), che realizza indagini trimestrali sulle aspettative relative al turismo intraeuropeo, notiamo che sono estremamente positivi.

Il 75% degli europei intende viaggiare almeno una volta in un paese estero. Ho citato i dati degli europei perché, come sappiamo, il mercato intraeuropeo rappresenta la quota più importante per noi. L’Italia è leader tra i paesi extraeuropei in Europa, ma nei viaggi intraeuropei viene dopo Spagna e Francia. È quindi fondamentale considerare il mercato tedesco, austriaco e altri mercati maturi e tradizionali che costituiscono la nostra massa critica.

Per l’Italia, anche Spagna e Francia sono cresciute notevolmente, il che è stata una sorpresa post-Covid. Abbiamo visto dati a doppia cifra dal 2021. Dati supportati da viaggiatori delle nuove generazioni che vengono a scoprire il nostro paese. Questo è uno dei segmenti principali su cui lavorare per il futuro, in quanto portatore di innovazione e nuove motivazioni di viaggio.

Nel 2023 abbiamo superato ampiamente i dati della pandemia sia in termini di volume che di valore.

Abbiamo registrato oltre 430 milioni di pernottamenti e superato i 50 miliardi di spesa internazionale. Questi dati saranno consolidati e superati nel 2024, secondo le previsioni di UN Tourism e ETC. Nonostante le incertezze geopolitiche e la pressione sui prezzi, che ha avuto un impatto sul mercato domestico l’anno scorso e lo avrà anche quest’anno, vediamo una crescita importante nei mercati extraeuropei, come India, Cina, Giappone e Corea del Sud.

Non da ultimo, il mercato del Golfo, che, nonostante la crisi geopolitica attuale, ha registrato la crescita maggiore nel 2023, raddoppiando i dati del 2019 in termini di flussi verso l’Italia. Direi che ci sono tutte le prospettive positive che dobbiamo cogliere.

Mirko Lalli: Nei giorni scorsi avete pubblicato una news sull’andamento molto positivo dei dati provenienti dal Sud America, in particolare dall’Argentina e dal Brasile. Secondo te, da cosa è dovuto questo interesse? C’entra qualcosa il turismo delle radici?

Maria Elena Rossi: Credo che il turismo delle radici sia stato un catalizzatore e possa dare una spinta. Tuttavia, come sempre, queste spinte richiedono tempo.

Per quanto riguarda il mercato brasiliano, il termine “turismo delle radici” non è da considerarsi appropriato. I brasiliani che viaggiano verso l’Italia sono altospendenti, anche se di origine italiana, ma non vogliono essere percepiti come ex immigrati.

C’è una differenza notevole tra il mercato brasiliano e quello argentino, che invece mantiene un legame molto forte con l’Italia. Sebbene il mercato argentino sia interessante, risente fortemente della crisi economica attuale del paese.

Molte iniziative saranno portate avanti dal Ministero degli Affari Esteri e con l’Enit, rivolte anche ad altri paesi interessanti, come gli Stati Uniti e il Canada.

Il Canada, ad esempio, è un mercato in forte crescita in termini di entrate per il nostro paese. Anche l’Australia rappresenta un mercato significativo; siamo il primo paese per incoming in Europa per gli Australiani. Abbiamo un volo diretto Perth-Roma, che è sempre al completo.

Pertanto, ci sono diversi paesi, oltre al Sud America, su cui è molto interessante investire, soprattutto in termini di ritorni economici. Questo vale per gli italiani di prima, seconda e terza generazione che continuano a viaggiare verso il nostro paese.

 

Mirko Lalli: Per chiudere davvero, un ultimo consiglio per gli operatori. Secondo te, quest’anno, su quali prodotti turistici di tendenza dovrebbero concentrarsi? Si parla molto di sostenibilità, ma come dovrebbe essere declinata?

Maria Elena Rossi: Quello che vediamo soprattutto da parte dei Paesi europei più maturi, come quelli nordici che sono cresciuti molto, ma anche Germania e Paesi Bassi, è l’aspettativa di vedere concretamente una serie di gesti e comportamenti sostenibili da parte degli operatori stessi.

Un altro aspetto importante è la collaborazione tra operatori per offrire opportunità di servizi e di esperienze integrate. Questo è molto apprezzato dai turisti, perché permette loro di conoscere meglio ciò che succede quando arrivano a destinazione.

Molti territori hanno già lavorato su questo tema, come Riva del Garda, mentre altri devono ancora farlo. Credo che sia prima di tutto un lavoro che spetta alle imprese stesse.

Vuoi ascoltare l’intervista?

L’intervista completa a Maria Elena Rossi è stata pubblicata all’interno del podcast Data Appeal Byte-sized Trends: ogni settimana il nostro CEO Mirko Lalli condivide le ultime news del turismo e le innovazioni tecnologiche del settore.

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