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Il 17 maggio siamo stati invitati a parlare agli Stati Generali del turismo LGBTQ+ in Europa a Bruxelles. Intanto, fuori dal convention center, la città si preparava a celebrare la più grande festa rainbow dell’anno: il Brussels Pride, culmine della Pride Week belga.

Ne abbiamo approfittato per analizzare il livello di inclusività percepita del Belgio con il nostro LGBTQ+ Index e intercettare in tempo reale l’impatto del Brussels Pride sul turismo del posto.

Cosa abbiamo scoperto?

Bruxelles supera lo score generale del Belgio per inclusività, ma Ghent vince su tutti

Il 17 maggio il nostro marketing director Damiano Meola è stato invitato a partecipare agli Stati Generali del turismo LGBTQ+ in Europa (Estates General of European LGBTQ+ Tourism) a Bruxelles.

Un importante evento annuale che si tiene ogni anno in un diverso Paese dell’UE, in cui i principali attori dell’industria turistica si incontrano per discutere di turismo inclusivo, nuove tendenze e lo stato dell’arte del turismo LGBTQ+ in Europa.

Un’ottima occasione per raccontare il nostro indice proprietario LGBTQ+ Index, capace di tracciare il livello di inclusività LGBTQ+ di qualsiasi luogo in base alla percezione espressa nei contenuti online pubblicati dagli utenti.

Grazie al nostro indice, siamo stati in grado di valutare l’evoluzione della inclusività percepita del Belgio ma anche delle sue principali città.

  • L’LGBTQ+ Index del Belgio nel 2023 si è attestato a 67/100, un valore senz’altro migliorabile ma in crescita rispetto al 2022.
  • La capitale del Belgio Bruxelles ha registrato un punteggio molto positivo di 77/100, quindi dieci punti in più rispetto al punteggio generale del Belgio.
  • Tra le città belga, Ghent è quella che ottiene l’LGBTQ+ Index più alto: 88/100.
    Non ci stupisce questo dato, perché Ghent è una delle città universitarie più grandi del Belgio e ospita oltre 60000 studenti. Non c’è dubbio che questa forte componente demografica giovane e multiculturale contribuisca a renderla una delle città più inclusive del paese. Inoltre, la città ha sempre dimostrato una grande apertura, come dimostrano le recenti politiche comunali che concedono ai funzionari pubblici un mese di permesso per interventi di transizione di genere.
brussels pride
brussels pride

(LGBTQ+ Index – fonte: D / AI Destinations)

È importante ricordare che all’interno di ogni singola città, l’LGBTQ+ Index può variare notevolmente anche in base alle aree analizzate.

A Bruxelles ad esempio, i quartieri di Ixelles, Uccle e lo European District sono le aree della città dove l’indice raggiunge i livelli più alti. Ixelles è considerato infatti un quartiere studentesco, centro culturale e intellettuale di Bruxelles. D’altra parte lo European District è caratterizzato da una comunità internazionale e diversificata e dunque viene considerato tra le aree più inclusive della capitale.

brussels pride

(LGBTQ+ Index – fonte: D / AI Destinations)

250.000 presenze e quasi 20 milioni di dollari: chi sono i partecipanti al Brussels Pride?

L’impegno del Belgio in ambito inclusività si riflette fortemente su l’appeal della destinazione per i viaggiatori della comunità LGBTQ+.

Negli ultimi anni il Belgio si è attivamente disposto a favore di una cultura di massima apertura: basti pensare che da cinque anni in Belgio le persone possono cambiare legalmente il proprio sesso e il proprio nome senza certificazione medica.

La Mappa dell’Europa Arcobaleno 2023 di ILGA, che mostra il livello con cui ogni paese protegge e promuove i diritti delle persone trans e intersex, assegna al Belgio un punteggio di 76%, secondo solo a Malta e a pari merito con la Danimarca.

Il Brussels Pride del 18 maggio 2024 ci offre una testimonianza tangibile dei grandi benefici che questo approccio può portare dal punto di vista turistico.

I dati raccolti in tempo reale dalla nostra piattaforma di destination management D / AI Destinations (fonte: PredictHQ) parlano chiaro.

La partecipazione è stata altissima: si sono calcolate 250.000 presenze.
Quest’anno il tema della Pride week è stato“Safe Everyday Everywhere”, per promuovere una società dove tutti possano sentirsi liberi, al sicuro e in pace, dovunque si trovino in Belgio e in tutta Europa.

Tra le voci di spesa, vediamo che quelle di maggior peso riguardano ristoranti e locali (66%) e trasporti (22%). Solo il 12% invece riguarda gli hotel: questo significa che la maggior parte dei partecipanti non ha dormito in città, ma ha raggiunto la capitale solo per partecipare alla parata del 18 maggio.

D’altronde Bruxelles è facilmente raggiungibile dai paesi limitrofi ed è collegata perfettamente a Parigi (1 ora e 30 minuti di treno), Amsterdam (2 ore di treno) e Colonia (2 ore), solo per citare alcune delle più grandi città dei paesi circostanti.

L’andamento della saturazione delle maggiori OTA e delle tariffe medie conferma questa analisi: vediamo un deciso aumento proprio in concomitanza della Pride Week anche se forse inferiore alle aspettative.

La notte del 18 maggio, il giorno della grande parata pride, le tariffe sui portali hanno raggiunto i 213 euro a notte per doppia e la saturazione ha raggiunto il 50%.

(OTA rates – fonte: D / AI Destinations)

Vuoi vedere tutti i dettagli del nostro intervento agli Stati Generali di Bruxelles?